All’alba

 

Tra pochi minuti è il giorno del tuo compleanno. Tua moglie e i tuoi bei bambini dormono. La casa in cui vivi è così grande che la taverna in cui stai guardando la tv, sprofondato nella poltrona, sembra l’ultimo dei Gironi. La signorina buonasera ti ha augurato la buona notte, hai infilato le pantofole che erano di tuo padre, hai spento l’ultima delle sigarette che hanno saturato l’ambiente e sei andato al bagno attiguo. Adesso lavi i denti. Risciacqui.

   Quando, fatte le scale, attraversi il soggiorno il tuo gingillo da parete, grave, contesta la mezzanotte. I rintocchi vuotano lo spazio. Appena prima di ripiegare in camera ti coglie un nastro di luce: dalla finestra in fondo al corridoio sorge la Luna. Di solito non credi a tutto ciò che si dice, non presti attenzione a quello che vedi.

 

   Ma stanotte canti qualcosa di diverso. Stanotte voli verso la luna.

 

   Le sue lattiginose ambasciatrici, entrando, fanno l’inchino ai tuoi piedi. Resti ad osservare nell’ombra.

   “Stanotte la Luna chiede di te. Ci ha inviate perché la degnassi d’uno sguardo.” Ti volti, ti guardi, le guardi, guardi la luna.

   “C’è tempo per il letto.” Senti il respiro di tua moglie.

   “Non curarti del tuo abbigliamento. È adatto per ogni occasione se lo credi.” Si rigira nel letto.

   ”Deciditi.” Ti dà il rimorso.

   Ciondoli col capo, non pensi che ad avvertire il moto di spirito che ti sale dentro. Non accadeva da anni, quando ancora non avevi i peli bianchi e la stempiatura alta. Serri i pugni. Davvero hai preso la tua decisione: stanotte voli verso la luna. Prepari la rincorsa – dieci passi – corri al davanzale, salti su e ti slanci per aria a braccia aperte, verso la luna. Stanotte c’è bisogno di qualcuno che la tiri su e ne sei imbarazzato: non ricordi l’ultima volta che l’hai corteggiata, l’ultima volta che l’hai innamorata, l’hai baciata. E questo non perché avessi moglie e figli o altro a cui pensare. Sei stato solo distratto.

     Porterai la luna con te sul carro, le offrirai la neve e la polvere di stelle, cavalcherai per lei le onde dei mari, le luci delle città si spegneranno al vostro passaggio. Risalirete i boschi e i pendii delle montagne, schizzerete su fino alla vetta dei cieli e sul carro farete l’amore prima dell’alba.

     All’alba sarete di nuovo giovani. A giorno fatto comincerete ad ignorarvi.

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